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90 l'istoria del concilio tridentino


confutazione; tra tanto pregare che non si vogli credere alla calunnia, ma aspettare d’udire la loro difesa. Fu negato di darli copia, con dire che Cesare non vuole permettere che le cose della religione siano poste in disputa.

Tentò l’imperatore, per via della pratica, di persuader li principi, massime con dire che essi erano pochi e la loro dottrina era nova; che era stata sufficientemente confutata in questa dieta; esser grande l’ardire loro di voler dannar d’errore ed eresia e falsa religione l’imperial Maestá, tanti prencipi e stati di Germania, co’ quali comparati essi non fanno numero; e quello che è peggio, aver anco per eretici i loro propri padri e maggiori, e dimandar concilio, ma nondimeno tra tanto volendo camminar inanzi negli errori. Le qual persuasioni non giovando, poiché negavano la loro dottrina esser nova e li riti della romana chiesa essere antichi, Cesare, mettendo in opera li altri rimedi consegliati dal legato Campegio, fece trattar con ciascuno a parte, proponendo qualche sodisfazione nelle cose di loro interesse molto desiderate, ed anco mettendo loro inanzi diverse opposizioni e attraversamenti che egli averebbe eccitati alle cose loro, mentre persistessero fermi nella risoluzione di non riunirsi alla Chiesa. Ma, o perché quei principi pensassero di far bene i fatti loro perseverando, o pur perché anteponessero ad ogni altro interesse il conservar la religione appresa, gli uffici, se ben potenti, non partorirono effetto. Né meno potè ottener Cesare da loro che si contentassero di conceder nelle loro terre l’esercizio della religione romana sino al concilio, che egli prometteva doversi intimar fra sei mesi, avendo li protestanti penetrato ciò esser invenzione del legato pontificio, il quale, non potendo ottener di presente il suo intento, giudicava far assai se, con stabilir in ogni luogo l’uso della dottrina romana, mettesse confusione nelli populi giá alienati, onde restasse la via aperta alli accidenti che potessero dar occasione di estirpar la nuova; perché, quanto alla promessa d’intimar il concilio fra sei mesi, sapeva bene che molti impedimenti s’averebbono potuto alla giornata pretendere per metter dilazione, e finalmente per deluder ogni

espettazione.