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86 l'istoria del concilio tridentino


a spesa per aiutarli. Li pregò per amor di Cristo, per la salute della patria e loro propria, che, deposti gli errori, attendessero a liberar la Germania e tutto il cristianesmo: che cosí facendo, il papa, successor di san Pietro, li dava la benedizione.

All’orazione del legato, di ordine dell’imperatore e della dieta, rispose il Magontino che Cesare, per debito di supremo avvocato della Chiesa, tenterá tutti li mezzi per componer le discordie, impiegherá tutte le sue forze nella guerra contr’a’ turchi, e tutti li principi si giongeranno con lui, operando sí fattamente che le loro azioni saranno approvate da Dio e dal papa. Udite dopo questo altre legazioni, l’elettor di Sassonia, con li principi e cittá protestanti congionte seco, presentò all’imperatore la confessione della loro fede scritta in latino e in tedesco, facendo instanzia che fosse letta. Né volendo l’imperator che si leggesse in quel pubblico, fu rimesso questo al giorno seguente; quando il legato, per non ricever qualche pregiudicio, non volle intervenire. Ma congregati li principi inanzi all’imperatore in una sala capace di circa dugento persone, fu ad alta voce letta: e le cittá che seguivano la dottrina di Zuinglio separatamente presentarono la confessione della loro fede, non differente dalla su detta se non nell’articolo dell’eucaristia.

La confessione dei prencipi, che poi, da questo comizio dove fu letta, si chiamò augustana, conteneva due parti. Nella prima erano esposti gli articoli della loro fede in numero ventuno: della unitá divina, del peccato originale, dell’incarnazione, della giustificazione, del ministerio evangelico, della Chiesa, del ministerio dei sacramenti, del battesimo, dell’eucaristia, della confessione, della penitenzia, dell’uso dei sacramenti, dell’ordine ecclesiastico, delli riti della Chiesa, della repubblica civile, del giudicio finale, del libero arbitrio, della causa del peccato, della fede, delle buone opere, del culto dei santi. Nella seconda erano esplicati li dogmi differenti

della chiesa romana e gli abusi che li confessionisti reprobavano; e questi erano esplicati in articoli sette assai lon-