Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/46

40 l'istoria del concilio tridentino


Vigilanzio, e finalmente come li maggiori fecero contra Gioanni Hus e Gerolimo da Praga nel concilio di Costanza; l’esempio de’ quali, quando non possino far altramente, debbono imitare. In fine rimesse il soprapiú, cosí in quel particolare come in altri negozi, alla relazione di Francesco Chiericato suo noncio. Scrisse anco lettere quasi a tutti li principi con gl’istessi concetti: all’elettore di Sassonia in particolare, che ben considerasse qual macchia sarebbe stata alla sua posteritá, avendo favorito un frenetico che metteva confusione in tutto ’l mondo con invenzioni empie e pazze, rivoltando la dottrina stabilita col sangue de’ martiri, vigilie de’ santi dottori ed armi di tanti prencipi fortissimi; camminasse per le vestigie de’ suoi maggiori, non lasciandosi abbagliare gli occhi dalla rabbia d’un uomicciuolo a seguire gli errori dannati da tanti concili.

Presentò il noncio alla dieta non solo il breve del papa, ma ancora la sua instruzione, nella quale gli era commesso di esortar i prencipi ad opporsi alla peste luterana, con sette ragioni. Prima, perché a ciò li doveva movere il culto di Dio e la caritá verso il prossimo; secondariamente, la infamia della loro nazione; in terzo luoco, il loro onor proprio, mostrandosi non degenerare dalli loro progenitori che intervennero alla condannazione di Giovanni Hus in Costanza e degli altri eretici, conducendone alcuni d’essi colle proprie mani al fuoco; e non volessero mancare della propria parola e costanzia, avendo la maggior parte di essi approvato l’editto imperiale contra Lutero. In quarto luoco, li doveva muovere l’ingiuria fatta da Lutero ai loro progenitori, pubblicando un’altra fede che la creduta da essi, e concludendo per conseguente che tutti siano all’inferno; in quinto luoco, si debbino mover dal fine dove i luterani tendono, cioè di voler snervar la potestá secolare, dopo che averanno annichilata l’ecclesiastica con falso pretesto che sia usurpata contra l’Evangelio, se ben astutamente mostrano di salvar la secolare per ingannarli; in sesto luogo considerino le dissessioni e turbulenzie che quella setta eccita

in Germania; e finalmente avvertano che Lutero usa la medesima via usata giá da Macometto, permettendo che siano sa-