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libro secondo - capitolo viii 389


Ma quel che piú di tutto importa è che san Basilio attesta che in Roma non si rebattezzavano li novaziani, encratici e saccófori, quali egli rebattezzava, non avendo quel santo per assurda questa diversitá; solo dicendo che sarebbe stato bene congregar molti vescovi per risolver di operar concordemente. Ma a queste cose non attendendo piú che alla favola, si attennero alla corrente dottrina che l’eretico veramente battezza, se usa le parole e ha l’intenzione della Chiesa.

Il quarto articolo, che il battesmo sia penitenza, attesa la forza del parlare suo, da molti non fu tenuto per falso, allegando che l’Evangelista dicesse san Gioanni aver predicato il battesmo della penitenzia, e che Agli ebrei, al sesto, san Paulo chiamasse il battesmo con nome di penitenza; e cosí abbiano parlato anco molti Padri. Onde l’articolo non poteva esser condennato, se non quando dicesse il battesmo esser il sacramento della penitenza: ma perché in questo senso pareva il medesimo col decimosesto articolo, i piú furono di parere di tralasciarlo.

Il nono e decimo, pertinenti al battesmo di Gioanni, molti erano di parere che fossero tralasciati, poiché non parlandosi di quelli della legge vecchia, meno conveniva parlar di quello che fu intermedio, essendo lo scopo di trattar delli sacramenti della nova legge. Ma dall’altra parte fu detto che la mente degli eretici non è di alzare il battesmo di Gioanni al pari di quello di Cristo, ma di abbassar quello di Cristo a quel di Gioanni, inferendo che sí come questo non dava la grazia, ma era pura significazione, cosí anco il nostro: il che è formalissima eresia.

Nell’undecimo, dei riti, volevano alcuni che si distinguessero li sustanziali dagli altri, dicendo che quei soli non si possono tralasciar senza peccato. Altri volevano escluder il caso della necessitá solamente, fuor della quale non fosse lecito tralasciare manco li non sustanziali; poiché avendoli la Chiesa, che è retta dallo Spirito Santo, instituiti, hanno necessitá per il precetto, se ben non per la sustanza del sacramento. Allegarono molti capitoli de’ pontefici e concili, che di alcuno