Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/390

384 l'istoria del concilio tridentino


che si statuisse tutti li sacramenti imprimere una qualitá spirituale inanzi che sopravvenga la grazia, qual essere de due generi: una, che mai si può scancellare; l’altra, che può perdersi e racquistarsi; quella chiamarsi carattere, questa esser un certo ornamento. Li sacramenti che donano la prima, non replicarsi, poiché il suo effetto sempre dura; quelli che danno l’ornato, replicarsi quando il loro effetto è perduto: cosa di bell’apparenza, ma da pochi approvata, per non trovarsi altro autore di quell’ornato che san Tomaso: qual anco, se ben lo partorí, non lo giudicò degno di educazione. Ma quantonque tutti concordassero in questo generale, che tre sacramenti hanno il carattere, alcuni usarono modestia, dicendo doversi approbare come cosa piú probabile, non però necessaria; in contrario altri, che era articolo di fede, per averne fatto menzione Innocenzio terzo, e per esser poi cosí difinito dal concilio fiorentino.

Che la bontá del ministro non sia necessaria, fu l’articolo tanto ventilato da sant’Agostino in tanti libri contra li donatisti, che ebbero li teologi materia di parlare concordemente; e oltre quello, fu per fondamento principale allegato che l’articolo fu condannato dal concilio di Costanza fra gli errori di Giovanni Viglef.

L’undecimo, tutti li voti furono per condannarlo, come contrario alla Scrittura, alla tradizione, all’uso della Chiesa universale.

Il duodecimo, delle forme dei sacramenti, fu distinto, come quello che due sensi può ricevere: o vero per forma intendendo le parole essenziali, secondo che si dice ogni sacramento aver la sua materia, l’elemento sensibile, e la forma, la parola; o vero per forma intendendo tutta la formula o rito del ministerio, che include molte cose non necessarie, ma condecenti; e però consegnarono che se ne facessero due canoni. Per il primo fosse dannato per eresia chi dice che la forma possi esser mutata, essendo da Cristo instituita: ma per il secondo senso, se ben le cose accidentali possono ricever mutazione, però quando alcun rito è introdotto con pub-