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376 l'istoria del concilio tridentino


li sette; e se nei Padri si trova alcune volte numero maggiore e alcune volte minore, questo esser nato perché allora, inanzi la determinazione della Chiesa, era lecito ricevere la voce ora in piú ampio, ora in piú restretto significato. E qui per stabilire il proprio e, come li scolastici dicono, la sufficienza di questo settenario, cioè che né piú né meno sono, fu usata longhezza noiosa nel racconto delle ragioni dedutte da sette cose naturali, per quali s’acquista e conserva la vita, dalle sette virtú, dalli sette vizi capitali, dalli sette difetti venuti per il peccato originale, dalli sei giorni della creazione del mondo e settimo della requie, dalle sette piaghe dell’Egitto, e anco dalli sette pianeti, dalla celebritá del numero settenario, e da altre congruitá usate dalli principali scolastici per prova della conclusione; e molte ragioni perché le consecrazioni delle chiese, delli vasi, delli vescovi, abbati e abbadesse e monache non siano sacramenti, né l’acqua benedetta, né il lavar dei piedi di san Bernardo, né il martirio, né la creazione de’ cardinali o la coronazione del papa.

Fu raccordato che per raffrenar gli eretici non bastava condannare l’articolo, chi non nominava anco singolarmente ognuno delli sacramenti, acciò qualche mal spirito non escludesse alcuno delli veri e sostituisse delli falsi. Fu appresso raccordato un altro ponto essenziale all’articolo, cioè il determinar l’institutore di tutti li sacramenti, che è Cristo, per condannar l’eresia de’ luterani, che ascrivono a Cristo l’ordinazione del solo battesmo ed eucaristia; e che per fede debbia esser tenuto Cristo per institutore, era allegato sant’Ambrosio e sant’Agostino, e sopra ogni altro la tradizione apostolica. Dal che nissun discordava; ma bene altri dicevano che non conveniva passar tanto inanzi, ed era assai star tra li termini del concilio fiorentino, massime atteso che il Maestro delle sentenzie tenne che l’estrema onzione fosse da san Giacomo; e san Bonaventura con Alessandro che la confermazione avesse principio dopo gli apostoli; e l’istesso Bonaventura con altri teologi fanno gli apostoli autori del sacramento della penitenzia. E del matrimonio si troverá che da molti vien detto