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300 | l'istoria del concilio tridentino |
mila giá depositati, che non siano spesi in altro; e oltre ciò
mandi a proprie spese alla guerra dodici mila fanti italiani e
cinquecento cavalli leggieri per sei mesi; conceda a Cesare
per l’anno presente la metá delle rendite delle chiese di Spagna, e che possi alienare delle entrate dei monasteri di quei
regni al valore di cinquecento mila scudi; che duranti li sei
mesi l’imperatore non potesse accordare con li protestanti
senza il pontefice, e di qualonque guadagni e acquisti il papa
avesse certa porzione: e finito quel tempo, se la guerra fosse
per continuare, si trattassero di novo le convenzioni che paressero ad ambe le parti piú opportune; e che fosse servato
luogo ad altri di poter entrare in quella lega, participando
alle spese e agli acquisti. Fu anco un capitolo a parte, qual
si tenne piú secreto, toccando il re di Francia: che se durante
quella guerra alcun prencipe cristiano avesse mosso arme
contra l’imperatore, il papa fosse ubbligato perseguitarlo con
le arme spirituali e temporali.
Pochi dí dopo scrisse il pontefice alli svizzeri invitandoli ad aiutarlo, avendo prima con ampiezza di parole mostrata la benevolenzia sua verso loro, e il dolore che sentiva perché alcuni di essi si erano alienati dalla sua obedienza. E ringraziato Dio di quelli che persevereranno, e lodati tutti che in questa differenza di religione stassero tra loro in pace, essendo per questa causa altrove vari tumulti, soggionse che per rimediar a quelli aveva ordinato il concilio in Trento, sperando che nessun dovesse ricusar di sottomettersegli: laonde teneva per certo che quelli di loro che sino a quell’ora perseveravano nell’obedienza apostolica, obediranno al concilio, e li altri non lo sprezzeranno. L’invitava anco a venirci, dolendosi che in Germania molti, che si chiamano principi, superbamente sprezzassero e vituperassero il concilio, la cui autoritá è piú divina che umana; il che aveva posto lui in necessitá di pensar alla forza e arme: ed essendo occorso che Cesare ha fatto l’istessa resoluzione, è stato necessitato di congiongersi con lui e aiutarlo, col suo potere e della chiesa romana, a restituir la religione con le arme. Il qual suo conseglio e mente aveva