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libro secondo - capitolo iv 285


però concludevano che questo tanto si dovesse stabilire per fede e ’l contrario dannar per eresia, insieme con tutte quelle opinioni che negano in qual si voglia modo il peccato originale; ma che cosa quello sia, essendo tante differenze tra li teologi, non esser possibile difinirlo con tanta circonspezione, che si dia sodisfazione a tutti, e non si condanni l’opinione di qualcuno con pericolo di causar qualche scisma.

A questa universal inclinazione erano contrari Marco Viguerio, vescovo di Sinigallia, e fra’ Geronimo, general di Sant’Agostino, e fra’ Andrea Vega, franciscano teologo. Questi piú di tutti mostrava non esser conveniente né mai usato da alcun concilio condannar una opinione per eretica, senza asserir prima qual sia la cattolica. Nessuna negativa vera aver in sé la causa della sua veritá, ma esser tale per la veritá d’un’affermativa; né mai alcuna proposizione essere falsa, se non perché un’altra è vera, né potersi saper la falsitá di quella da chi non sa la veritá di questa. Imperò non potersi condannar per eresia l’opinione de’ luterani da chi non asserisce quella della Chiesa. Chi osserverá il modo di procedere di tutti li concili che hanno trattato materia di fede, vederá quelli aver prima fatto il fondamento ortodosso e con quello dannate le eresie. Cosí esser necessario far al presente: perché quando si leggerá che la sinodo tridentina ha dannato l’asserzione luterana, che dice l’original peccato esser l’ignoranza e sprezzo, diffidenza e odio delle cose divine, e una corruzione di tutto l’uomo nella volontá, nell’anima e nel corpo, chi sará quello che non ricercherá subito che cosa adonque sia, e che non dica in se stesso: «Qual’è adonque la sentenzia cattolica, se questa è eretica?» E vedendo dannata l’opinione di Zuinglio che li putti figli de fedeli sono battezzati in remissione delli peccati, non però è trasmesso cosa alcuna da Adamo se non le pene e la corruzione della natura, non ricerchi subito: «Che altra cosa adonque è trasmessa?» In somma concludeva esser il concilio congregato principalmente per insegnar la veritá cattolica e non solo per condannar l’eresia. Diceva il vescovo che, essendosi di questi articoli tante volte disputato