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dottrina cristiana, lasciare il principale e forse l’unico, ma al certo quello senza il quale gli altri non sussistono.

Non ebbe questa opinione seguaci. Alcuni gli opponevano che era soggetta alle stesse difficoltá che faceva agli altri, perché anco le sinagoghe de eretici s’arrogarebbono di esser la vera Chiesa, a chi tanta autoritá era data. Altri, avendo per cosa notissima e indubitabile che per la Chiesa si debbe intender l’ordine clericale, e piú propriamente il concilio e il papa come capo, dicevano che l’autoritá di quella s’ha da tenere per giá decisa, e che il trattarne al presente sarebbe un mostrare che fosse in difficoltá, o almeno cosa chiarita di novo, e non antichissima, sempre creduta dopo che ci è chiesa cristiana.

Ma fra’ Antonio Marinaro carmelitano era di parere che si astenesse dal parlar delle tradizioni, e diceva che in questa materia, per decisione del primo articolo, conveniva prima determinare se la questione fosse facti vel iuris, cioè se la dottrina cristiana ha due parti: una che per divina volontá fosse scritta, l’altra che per la stessa fosse proibito scrivere, ma solo insegnare in voce; o vero se di tutto il corpo della dottrina per accidente è avvenuto che, essendo stata tutta insegnata, qualche parte non sia stata posta in scritto. Soggionse esser cosa chiara che la Maestá divina, ordinando la legge del vecchio Testamento, statuì che fosse necessario averla in scritto; però col proprio dito scrisse il Decalogo in pietra, comandando che fosse riposto nello scrigno perciò chiamato del patto, che si dice Arca fœderis. Che comandò piú volte a Mosé di scriver li precetti in un libro, e che un esemplare stasse appresso lo scrigno, che il re ne avesse uno per legger continuamente. Non fu l’istesso nella legge evangelica, la qual dal figlio di Dio fu scritta nei cuori, alla quale non è necessario aver tavole, né scrigno, né libro. Anzi fu la Chiesa perfettissima inanzi che alcuni delli santi apostoli scrivessero: e se ben niente fosse stato scritto, non però alla Chiesa di Cristo sarebbe mancata alcuna perfezione. Ma sì come fondò Cristo la dottrina del novo Testamento nei cuori, cosí non vietò che