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libro secondo - capitolo ii 219


pubblicamente che, passando poco lontano dalla Mirandola, era stato svaligiato, e dimandò che in concilio si facesse un’ordinazione contra quelli che impedivano o molestavano li prelati e altre persone che andassero al concilio. Li legati, mettendo insieme questa proposta con la pretensione d’esenzione detta di sopra, considerarono quanto potesse importar che il concilio mettesse mano in simile materia, facendo editti per propria esaltazione, e che questo era un tentar gli arcani della gerarchia ecclesiastica: divertirono con molta destrezza, allegando che sarebbe parso al mondo una novitá e un troppo risentimento, e offerendosi di operare col pontefice che provvedesse alla sicurezza delle persone e avesse considerazione alli familiari delli prelati e alli frati. E cosí acquetarono tutti.

E passando alle azioni conciliari, il Cardinal del Monte narrò il modo tenuto nel concilio lateranense ultimo, nel quale egli intervenne arcivescovo sipontino. Disse che, trattandosi allora della prammatica di Francia, del scisma introdotto contra Giulio II e della guerra tra’ prencipi cristiani, furono fatte tre deputazioni de prelati sopra quelle materie, acciò ciascuna congregazione occupata in una sola potesse meglio digerirla; che formati li decreti, si faceva congregazione generale, dove ciascuno diceva il voto suo; e secondo quelli, erano meglio reformate le resoluzioni, in modo che nella sessione le cose passavano con somma concordia e decoro: che piú moltiplice era quello che da loro doveva esser trattato, avendo li luterani mosso ogni pietra per sovvertire l’edificio della fede; però che sará necessario dividere le materie, e in ciascuna ordinar congregazioni particolari per disputarle; far deputati a formare li decreti da esser proposti in congregazione generale, dove ognuno dirá il parer suo; quale acciò sia intieramente libero, essi legati avevano deliberato di far solamente ufficio di proponenti, e non dir suo voto, ma questo fare nelle sessioni solamente. Che tutti pensassero le cose necessarie da trattare, per dover dar qualche principio, fatta la sessione che instava. Che allora proponevano, se piaceva loro, che si