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42 i processi di roma


— Non c’è più scampo!

— No, no, disse Monti. C’è un riparo!

— Quale? chiesero Curzio e Tognetti, ansiosamente, a una voce.

— Ecco qua: io tengo in saccoccia dei fiammiferi e un pezzo d’esca, questo mi è sufficiente.

— Che dici?

— Andate voi altri. Qui basto io solo, vi dico.

— No, no tanto pericolo vogliamo dividerlo con te.

— Ah sì!

— E i fratelli che hanno bisogno del nostro soccorso, li lascerete voi senza aiuto? Andate, non perdete tempo; andate a portar loro dei fucili.

— Ma tu come farai?

— Accenderò questo pezzo d’esca, poi lo porrò vicino alla polvere.

— Ma tu ti esponi a una morte quasi sicura.

— Non importa: se io rimango morto, pensate voi alla mia povera moglie a’ miei figli.

— L’Italia intera ci penserà, disse Curzio. Tu rinnovi l’eroismo di Pietro Micca.

— Andate, andate! prendete i fucili.

— E dobbiamo lasciarti solo in tanto rischio!

— Non andate ad arrischiare la vita anche voi altri? correte dove c’è bisogno di voi.

I tre patrioti si strinsero le destre in atto di supremo addio.

Curzio e Tognetti si caricarono di quanti fucili si poterono portare, ed uscirono.

Monti rimase solo.

Chi potrà dire quanti e quali pensieri gli corsero per la mente in quell’istante? V’hanno dei momenti dei quali si comprende una eternità di idee, e quello fu l’un d’essi per Monti. Egli pensò certo alla sua moglie e a’ suoi figli, che aveva nominati poco prima; alla moglie e ai figli, che stava forse per lasciare abbandonati e soli sopra la terra!

Pure egli non cedette a lungo al fascino di quei pensieri: l’idea del dovere, dell’obbligo ch’egli si era assunto in faccia ai compagni, lo dominò, e si accinse all’opera.

Assuefatto al barlume di luce che rischiarava debolmente il magazzino, scorgeva abbastanza gli oggetti che lo circondavano.

Andò a prendere i due barili di polvere nel luogo dove erano stati deposti, e ad uno ad uno li trasportò nel mezzo della camera. Li dispose in modo che le due bocche s’incontrassero.

Poteva avvenire però che non prendessero fuoco insieme. Per ovviare a questo inconveniente, dispose fra le due bocche un mattone, ed estratto da uno dei barili un pugno di polvere, la seminò su quel mattone in modo che servisse di strada da una bocca all’altra.