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30 i processi di roma

i suoi figli. Monti sapeva che andava incontro a un pericolo mortale; gli balenò in mente l’idea: Se non dovessi rivederli più!

E a’ suoi baci si mescolarono alcune lagrime.

— Babbo, perchè piangi? chiese Paolina.

— Io? non è vero!

— Egli piange! gridò Lucia. Ma dunque è vero: io non m’inganno: egli vuol lasciarci per sempre.

— Addio, miei cari.

— No, trattenetelo, figliuoli. Egli va a morire

— Lucia!

— Fermati.

Invano la moglie cercò trattenerlo invano i bambini si aggrapparono alle sue ginocchia. Monti si staccò rapidamente da quelle braccia affettuose, e gridando un’altra volta: «Addio!» partì.

Lucia si gettò fra le braccia di Teresa, dicendo:

— Oh Dio! un fatale presentimento mi stringe il cuore.

— Calmati, soggiunse Teresa. Non sarà nulla; finalmente poi, ti spaventi senza ragione.

— Ma perchè a pianto nel baciare i suoi figli?

— Chi sa? si danno certi momenti di commozione senza motivo.

— Ah no! qualche cosa di terribile deve accadere, me lo dice il cuore.

E la povera Lucia, piangendo, si strinse al seno i suoi figliuoletti.

VII.

Monte Aventino.


Il monte Aventino, celebre in antico pei famosi ladroni che vi annidavano ai tempi della fondazione di Roma, è adesso occupato quasi unicamente da varj conventi di frati. Alle falde di quel colle ameno, stanno diverse osterie, dove si beve un vino delizioso. E infatti una di esse, dall’aspetto più ridente dell’altre, invita i passeggieri, che transitano per la via che mena a Porta San Paolo, con questa scritta, il cui senso è tanto chiaro, per quanto i versi sono zoppicanti:

               Chi vuol bere del buon vino
               Venga a’ piedi del Monte Aventino.