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monti e tognetti 5


— Ma Garibaldi, sapete pure che non si trova cogl’insorti: egli è sempre a Caprera, dov’è guardato a vista.

— Ma con questi demoni ci sta però suo figlio, che sarà m’immagino un diavolo incarnato come suo padre, Domine! Domine! Libera nos, Domine!

— E così dicendo, don Omobono tutto tremante fece un segnale scongiuratore dell’esorcismo.

— Io torno a dirvi che vi calmiate, riprese Maria. Che cosa avete a temere voi che siete un povero prete infelice, che vivete si può dire di carità, e non avete mai fatto male ad alcuno?

— Oh questo poi è vero! non ho mai fatto male nemmeno a una mosca.

— Sono i cardinali, i prelati che devono temere, poichè per essi si avvicina il termine del potere e delle delizie mondane.

— Signora Maria! esclamò il pretocollo, spalancando tanto d’occhi, anche voi! Che cosa mi fate sentire!

— Oh sì! lasciatemelo dire, proseguì la donna con maggior calore. Se tutti i sacerdoti fossero come voi, poveretto, che vivete a stento, e siete incapace di far del male, le cose della nostra santa religione andrebbero meglio. Sono i vizi dei cardinali e della corte papale che hanno prodotti tanti scandali e tante eresie.

— Che cosa mi tocca sentire!

— Se volete dire la verità, don Omobono, pensate così anche voi.

In quella si aperse la porta ed entrò nella stanza un giovine sui ventidue anni: aveva una corporatura svelta, il volto melanconico, gli occhi vivaci, portava le vesti semplici dell’operaio romano. Quel giovine era il figlio di Maria, era Gaetano Tognetti.

— Mamma! mamma! esclamò egli, entrando in fretta, ed altro avrebbe aggiunto, ma quando vide il prete si oscurò nel volto, e tacque.

— Gaetano! soggiunse la madre. Che cosa. volevi dirmi?

— Niente, niente; non serve, rispose Tognetti, che si era posto di cattivo umore, e andava guardando in cagnesco don Omobono.

Questi se ne accorse, e si levò in piedi.

— La non s’incomodi, sor prete, disse il giovine. Rimanga seduto.

— Oh no, signore! anzi me ne vado via. Signora Maria, vi riverisco. Signor Gaetano.

— Le son servo.

La buona donna, levatasi in piedi, accompagnò il prete fino alla porta, e quivi prendendo la sua mano per baciarla, vi pose un cartocetto di soldi, che si era tolto dalla saccoccia.

— Don Omobono, mi raccomando alle vostre orazioni.

— Vi servirò indegnamente, rispose il prete e se ne andò.

— Pare impossibile, mamma, che debba sempre trovarti con dei preti! disse Gaetano, quando fu solo con Maria.