Pagina:Santucci Sulla melodia Lucca 1828.djvu/72

70

continua d’una stessa impressione ha ella sola la forza di mantenere un sentimento medesimo per un tempo determinato: e di qua dipende la forza sorprendente del ritmo. Il ritmo dunque ben maneggiato può dare (come dicemmo in principio) a una successione di suoni indifferenti in sé stessi la natura d’un discorso appassionato e morale. Egli solo quest’oggetto meriterebbe d’essere esaminato in tutta la sua estensione, perché col mezzo suo si porrebbe in tutta la chiarezza la vera essenza, la natura la più recondita della musica. Quest’esame dimanderebbe un trattato intiero ed esteso; e sarebbe desiderabile che un uomo ben versato nella musica e nelle scienze filosofiche si assumesse l’impegno di farne un regalo al pubblico; giacché tutti quelli che fino a qui hanno scritto di quest’arte bella, hanno passato quasi totalmente sotto silenzio questo punto cotanto necessario, e che scuoprirebbe tutta l’essenza dell’arte .

XVI. A compimento infine di quanto si è detto ecco alcuni principi fondamentali, la cui osservanza sarà utilissima in pratica per ben servirsi del ritmo .

  1. I sentimenti dolci tranquilli e continui vogliono un ritmo leggiero corto facile ad apprendersi e continuato .
  2. Se debbonsi esprimere sentimenti variati, crescenti o decrescenti, bisogna scegliere un ritmo più variato, composto or di membri grandi, ora di piccoli, e’ cambiamenti debbono esser pronti o lenti a tenore del sentimento .
  3. Si può abbandonare la regolarità, quando il sentimento ha qualche cosa di contradditorio . Non è