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sano giudizio e da molta prudenza . Debbon servire per lumeggiare, non per offuscare la composizione:

debbono ornarla, e non aggravarla: usar si dcggion talora per agevolare negli animi degli ascoltanti la via alla commozion degli affetti: si dee procurar fra tanti fare scelta di quello ch’è ’l più adatto al fine in* teso dal compositore (13): in una parola non debbe farsene abuso, come da tanti si pratica con grave danno della composizione, ma debbonsi adoperare a norma degli esempj de' più eccellenti maestri, i quali con questo accompagnamento, usato con giudizio, tanto di pregio hanno accresciuto a’ loro componimenti.

XXIV. Dopo tutto quello che ho fin qui ragionato , io credo di poter chiamare gran parte della musica d’oggidì (senza timore d’esserne ragionevolmente ripreso) col nome di rivoluzionaria: mentre ho dimostrato ch’essa si è praticamente ribellata a quelle regole, a quegli insegnamenti che e dal senso e dalla ragione e dall’autorità sono stati sempre mai riconosciuti e stabiliti per i veri insegnamenti, per le vere regole .

XXV. Ma come va la bisogna (parmi che alcun mi dica): voi avete ritrovato tanto da piatire contro la moderna musica, allor che tanto di mondo le fa plauso? E non sapete voi, che, non solo nella nostra Italia, ma di là da’ monti ancora, e di là dal mare, conta moltissimi encomiatori?

XXVI. Non è questo il luogo, Accademici ornatissimi , di rispondere a questa e ad altre simili obbiezioni , che mi si potrebbon fare. Si certamente io