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strumento, ed or della piena orchestra, conforme a quella tal passione che ’l compositore vuole eccitare negli animi degli uditori, il sentimento delle parole, animato da questa doppia ma concorde espressione, acquista tal forza, tale è l'impressione che fa negli ascoltanti , che tutta ne risentono la mozione degli affetti, e talora non sembra loro di udire, ma di vedere (3).

XIV. Tutto quello però che ho detto fin qui si dcbbe intendere e praticare a norma di quanto hanno sempre inteso e praticato i sensati scrittori, i quali presi dall’amor del vero, senza lasciarsi abbacinare da ciò che tale soltanto apparisce, ci hanno preceduto con tanta gloria nella difficil carriera musicale. Ma da una gran parte della moderna gioveutù s’intende e si pratica poi cosi? Vediamolo, Accademici ornatissimi , nel quadro che m’accingo a delineare (4)

XV. Eglino, i saggi scrittori, hanno sempre considerata la melodia, cioè il canto, come la padrona della composizione, ed hanno tenuta l’armonia, o vogliam dire l’accompagnamento, in luogo di serva. La parte strumentale ajuta la vocale, e non l’opprime; domina la parte vocale sulla strumentale, e di lei si giova: ed i nostri giovani compositori, con abbaglio enorme e radicale, hanno rovesciato la cosa di maniera, che ove la melodia dovrebbe dominare, e farla da padrona, la fa miseramente da schiava; e al contrario, ove l'armonìa dovrebbe farla da serva, la fa impudentemente da padrona. Quelli ci presentano le loro cantilene ornate da convenevole e per lo più moderato accompagnamento: questi hanno ormai