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ch’ecciti il desiderio di ascoltarlo nel suo intiero . Nella musica, come nel discorso, è necessario, come si è detto di sopra, un senso un collegamento: e questo è l’effetto che produce la dissonanza . Per mezzo della medesima s’intende il discorso armonico, se ne distinguono le frasi, i riposi, il suo principio e ’l suo fine .

VIII. Gascuna frase armonica è terminata da un riposo, che si chiama cadenza, e questo riposo è più o meno perfetto a misura dell’artifizio con cui si adopera . Tutta l’armonia uon è, per dir vero, che una serie di cadenze: ma si elude il riposo delle medesime , quanto si vuole, col mezzo della dissonanza, avvertendo così l’orecchio di prolungar la sua attenzione sino al fine della frase.

IX. La dissonanza è dunque un suono estraneo, else si aggiunge a’ suoni d’un accordo, per legarlo coll’accordo susseguente . Essa ne forma il collegamento, perché si trova sempre in uno de’ suoni dell’accordo precedente (e ciò vuol dire preparare la dissonanza): la percussione della medesima, onde riesca meno ingrata all’orecchio, vien sempre unita ad una consonanza dell’accordo (e ciò si chiama accompagnare la dissonanza): sentita la percussione dissonante, il basso fondamentale o resta fermo, o progredisce ad altro tuono: e la dissonanza, in relazione di quello, o va a riposarsi sopra una delle consonanze del medesimo accordo o del seguente (e ciò vien detto salvare o risolvere la dissonanza.) Da tutto ciò che abbiamo detto fin qui risulta assai chiaramente, Accademici ornatissimi, che la dissonanza per mezzo della sha preparazione,