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senza darvi un momento di riposo? Potreste contenervi dal disapprovare una tal foggia di dire? Potreste dissimulare quel disgusto che a ragione amareggerebbe l’animo vostro? Or questa similitudine proporzionatamente si adatta a quelle composizioni, di cui vi parlo, nelle quali lo scrittore poco avveduto senza ragione alcuna, ma per capriccio, ma per seguire una moda male intesa, con un giro eterno di modulazioni stordisce e ammazza il povero uditore, talché può dirsi: tenet, occiditque canendo. Dissi senza ragione alcuna : perciocchè se l’uso delle stesse modulazioni regolari, le quali cadono sotto le ordinarie leggi del contrappunto, ha da moderarsi, e qualora divenga eccedente, rendesi vizioso e reprensibile; quanto più dunque dovrà stimarsi degno di riprensione colui che contro ogni buona regola di ragione, non solo fa uso, ma abusa ancora delle irregolari modulazioni? Una sorpresa, un eccessivo piacere, un gran dolore, la meraviglia, il terror, l’ardimento, e molte altre coso di simil fatta, hanno persuaso i sensati compositori di servirsi delle modulazioni irregolari, ond’esprimere con insoliti tratti di armonia l’insolito delle passioni, ch’eccitar volevano nell’animo degli ascoltatori. E ciò quanto giudiziosamente ! Ma quella stessa cosa che usata a tempo e a luogo con moderazione caratterizza gli uni per intelligenti composi tori, condanna gli altri per inesperti de’ veri precetti dell’arte, di cui abusano fuor di tempo e luogo con biasimevole intemperanza.