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ARGOMENTO
Con bella desrizion poetica dipigne le bellezze della Ninfa Amaranta, e ’l solazzo suo in contemplarla; e facendo Elpino e LOgisto propor premj per dare a chi vince cantando, gl’induce per giudicio di Selvaggio a cantare, e riceverne in premio la gloria.
prosa quarta.
Piacque maravigliosamente a ciascuno il cantare di Galizio, ma per diverse maniere. Alcuni lodarono la giovenil voce piena di armonia inestimabile; altri il modo soavissimo e dolce, atto ad irretire qualunque animo stato fosse più ad amore ribello: molti commendarono le rime leggiadre, e tra rustici pastori non usitate; e di quelli ancora vi furono, che con più ammirazione estolsero l’acutissima sagacità del suo avvedimento; il quale costretto di nominare il mese a’ greggi ed a’ pastori dannoso, siccome saggio del sinistro augurio in sì lieto giorno, disse il mese innanzi Aprile. Ma io, che non men desideroso di sapere chi questa Amaranta si fosse, che di ascoltarne l’amorosa canzone era vago, le orecchie alle parole dello innamorato pastore, e gli occhi ai volti delle belle giovanette teneva intentissimamente fermali, stimando per li movimenti di colei, che dal suo amante cantare si udiva, poterla senza dubitazione alcuna comprendere; e con accorto sguardo or questa, or quella riguardando, ne vidi una, che tra le belle bellissima giudicai; li cui capelli erano da un sottilissimo velo co-