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lunque altro animale, che gli abbia fuor della bocoa; alcuni scrivono zanne.
Satoro, e saturo, satollo, sazio, ben pasciuto.
Scapolare per menar via con empito.
Scinse, discinse, dislegò; il contrario di cinse.
Scioltezza per leggierezza, destrezza.
Scopulo, scoglio.
Scribili in vece di scrivili, per la rima.
Scura, scure, mannaja.
Secare, segare, tagliare.
Selice, selce, pietra dura.
Senio, la vecchiaja.
Sentrai per sentirai.
Serra per luogo stretto.
Sforzare per levar la forza, indebolire.
Sfrondare per isfrondirsi, perder le foglie.
Sibilare, fischiare, come suol fare la serpe.
Sibilo, fischio,
Socio, compagno.
Soffione, soffietto, strumento da soffiar nel foco.
Solo per solitario.
Sontico per cagioneuole, infermiccio.
Sorba nell’Egl. xii. p. 200 par detto per sorbe, frutti.
Sorbitico vino, vino fatto di sorbe, o di sapore aspro, come quello delle sorbe.
Sorgente per erto.
Soverchiare per sovrabbondare.
Sovero, sughera, sughero, corteccia dell’albero del medesimo nome, leggiera e spugnosa.
Specolarsi per ispecchiarsi.
Specolo, specchio.
Spettacolo per gli spettatori.
Spiculo, saetta, e punta della saetta.
Spiegato per largo, e sgombrato d’intoppi.
Stabulare, tenere stalla.
Stagno, turato, ben chiuso, oppure saldato collo stagno.
Starnosi in vece di starsi.
Statuminare, fermare, stabilire, sostenere, detto delle viti.
Stipite, fusto dell’albero.
Stiva, manico dell’aratro.
Strangulare per chiudere forzatamente.
Subbio, strumento da tessitori, a cui s’avvolge la tela già tessuta.
Subero per sughero, albero.
Succedimento, evento, caso.
Suffamigi, incensi, ed altri odori che si adoperauo ne’ sagrificj.