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Eruttare, mandar fuori con impeto,

Esanimare, cavar fuori l’anima, disanimare.

Escubie, le guardie che si fanno la notte alle fortezze, agli armenti, alle città.

E se, in vece di benchè.

Esicio, ruina estrema.

Esilare, da esilarare, letificare, allegrare.

Esile, tenue.

Espettare, aspettare.

Espiare, purgare.

Estuante, che bolle.

Evadere, fuggire, scapolare, salvarsi dal pericolo.

Evitatore, che schiva.

F

Fabula per favola.

Famulento, affamato.

Fanatico, pazzo, o pieno di furore in quella maniera de’ sacerdoti antichi, quando davano i responsi: significa anco il sacerdote ch’è preposto al tempio, che latinamente si chiama fanum.

Farnosi per farsi, in grazia della rima. Quesla figura che frappone una sillaba tra le voci, dicesi da’ Greci Epenthesis, cuntraria alia sincope, che leva di mezzo alcuna cosa.

Faticoso per affaticato.

Fatidico, indovino, colui che predice le cose future, e le disposizioni del fate.

Fatora per fati.

Felice, felce, sorta d’erba. Crescenzio dice: Il giunco, la felce, e la gramigna si vincono coll’arare.

Fermarnosi per fermarsi, in grazia della rima. Vedi Farnosi.

Ferono per fecero.

Ferula, spezie d’erba.

Finitimo, confinante.

Fioco, rauco.

Firmamento per fondamento.

Fiscella, o fiscina, cestella, o vaso fatlo di vimini, o giunchi.

Fiumora, fiumi. I Toscani dissero latora, pratora, corpora, arcora, ortora, luogora, borgora, gradora ne’ nomi neutri; ma ne’ maschili non usarono mai tale finimento.

Fluviali, cose di fiumi, come pesci, sassi, ed altro.

Fluvio per fiume.

Fondere per ispargere.

Formosissimo, bellissimo.