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ti manifestino tutte le cose; ed acciocchè le strane, e diversissime figure de’ convocati Dii non ti spaventino, ti porrò in dosso una lingua, un occhio, ed una spoglia di Libiano serpente, con la destra parte del cuore d’un leone inveterato, e secco all’ombra solamente della piena luna. Appresso a questo, comanderò ai pesci, alle serpi, alle fiere, ed agli uccelli, dai quali quando mi piace intendo e le proprietà delle cose, e gli occulti secreti degli Dii, che vengano tutti a me di presente, senza fare dimora alcuna. Per la qual cosa, quelli solamente ritenendo meco, che mestiero mi faranno, gli altri rimanderò via nelle loro magioni: ed aperta la mia tasca, ne trarrò veleni potentissimi, coi quali a mia posta soglio io trasformarmi in lupo, e, lasciando i panni appiccati ad alcuna quercia, mescolarmi fra gli altri nelle deserte selve; non già per predare, come molti fanno, ma per intendere i loro secreti, e gl’inganni, che si apparecchiano a’ pastori di fare; i quali potranno ancora al tuo bisogno comodamente servire: e se uscire da amore totalmente vorrai, con acqua lustrale e benedetta t’innaffierò tutto, suffumicandoti con vergine solfo, con isopo, e con la casta ruta; dappoi ti spargerò sovra al capo della polvere, ove mula, o altro sterile animale involutato si sia; e sciogliendoti un per uno tutti i nodi, che indosso avrai, ti farò prendere la cenere dal sacro altare, ed a due mani per sovra ’l capo gettarlati dopo le spalle nel corrente fiume, senza voltare più gli occhi indietro: il quale subitamente con le sue acque ne porterà il tuo amore nell’alto mare, lasciandolo ai del-