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EGLOGA NONA.
ofelia, elenco e montano.
Ofelia.
Dimmi, caprar novello, e non t’irascere.
Questa tua greggia ch’è cotanto strania,
Chi te la diè sì follemente a pascere?
Elenco.
Dimmi, bifolco antico, e quale insania
Ti risospinse a spezzar l’arco a Clonico,
Ponendo fra pastor tanta zizzania?
Ofelia.
Forse fu allor ch’io vidi malinconico
Selvaggio andar per la sampogna e i naccari,
Che gl’involasti tu, perverso erronico.
Elenco.
Ma con Uranio a te non valser baccari,
Che mala lingua non t’avesse a ledere;
Furasti il capro, ci ti conobbe ai zaccari.
Ofelia.
Anzi gliel vinsi, ed ei nol volea cedere
Al cantar mio, schernendo il buon giudicio
D’Ergasto, che mi ornò di mirti e d’edere.
Elenco.
Cantando tu ’l vincesti? or con Galicio
Non udi’ io già la tua sampogna stridere
Come agnel ch’è menato al sacrificio?
Ofelia.
Cantiamo a prova, e lascia a parte il ridere:
Pon quella lira tua fatta di giuggiola:
Montan potrà nostre question decidere.