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ceduti nella città d’Alessandria (tali sono le sue parole). Io ho figurato Isidoro soltanto caldo amatore d’Ipazia, ed ho lasciato a lei quel certo soave, e direi divino candore, che adorna la bellezza e l’anima d’una vergine, in qualunque culto ella viva.

L’Ipazia di questo Poema è cristiana; misteri del suo cuore agitato sono ugualmente il nobile amor suo, e la religione sua santa, che lo combatte. L’amante suo, invitto liberator della patria, non è cristiano; ed ella, nel rifiutarne le nozze, trova una morte terribile fra il tumulto e la guerra civile.