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DELLA RIVI E R A. 5 9
gioite,e delti Statuti* faluo che i proclamati,onero citati à diffefa auàti la prefentatione,ò fìcurtà data, pofsino perfe,ò per legitimo Procuratore proporre l’eccemone di quelli,che impunemente poffono effer dffefi; 6 c ancoleeccettioni,de!lequali nel Statuto fattola rubricarin quali cali pof fa procederli per inquifirione;& feil proclamato noli presètarà fra il ter mine del Proclama; & chiaramente non cofiarà del delitto,* ma falamen te li trouerà indiciate: all’hora non poffa elfer bandito, fe non ad inquifire; nè alcuno in qual lì voglia modo poffa effer citato, ò commandato ad informar la Curia; et citato non fii tenuto comparire j et i Deputati ricercati liino tenuti à fpefe della Communita di procurar qui, & in Vei n etia il taglio, ouer la riuocatione della Citatione, ò del precetto; in pena di perder il falario,del quale fubito fiino fatti debitori per i! Cancelliere (opra il libro del Teforiero ftraordinario: allaqùal pena incorra anco il Sindico; quando elfo fii negligente di proteftar alli Deputaci la predetta olferuanza: et di più il citato poffa diffonderli in qual rivoglia luogoàfpefe, e danni di efsiSindico, e Deputati, à s quali non poffa effer fatto gratia, nè remifsione; fe nonferuata la parte Gradenica^
Del modo di procedere nel delitto dì Turbata poffefsione.
Cap. L XXX Vili.
S E alcuno per Pauuenìre vorrà lamentarli di qualche perfona, Coni® mune, ò Collegio, ò Vniuerfità; perchè da alcuno di quelli venghi turbato,òmoieftato, òinquietato, ò ueramente che lìi flato turbato, moleflato,ò inquietato ne! luo pacifico poffefso, ò quafi poffefso di alcuna cofaimmobile,ò ragione, quale pretenda poffedere, ò quali poffedere; fii tenuto dar la fua accufa, ouer querela in fcrrttura auanti al Signor Capitanio, et alfuo Giudice, giurando, e dando idonea ficurtà in tutto, e per tutto, come nel Statuto. Del modo di inflitti ir le accufe; qual querela, ouero accufa fii tenuto produrre in tempo di otto meli;ilqualeincominci dal tempo, cheeffo afserì effer (lato moleflato, ò inquietato: et quello, fe farà prefente.• ma fe farà affente; incominci dopò la venuta fua: et in detta accufa, ò querela fi fpecifichi iinomédell’accufato, et la cofa immobile con glifuoi confini, et contrare; et anco il modo.oueroqualità di detta moleftatione, rquietatione,òturbationei eccome nelli Statuti.Del modod’inllituirleaccufe, et Del mododi proceder nelli Malleficii. Onde finiti detti otto meli; et non data detta querela^ accufa; non polla più quel tale accufar querelare, nè dinontiarei ma dato detta accufa in fcritto fii tenuto elfo Signor Capitanio ad illanza della parte,òdell’acculante far notificar effa accufa, ò querela alla parte, contro la quale farà fiata prodotta, et Far citar effa parte p e rionalmente, onero alla fua habitatione,con la copia di detta accufa, è
querela*