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DELLA RIVIERA? » 57

Jegitima del Giudice; faluo che giurando il detto querelante, 6 accu- {ante di hauer fatto diligente inquifitione ; edi non hauer truouato ficurta , non fij tenuto preftarlas & faluo ancora, che nelle accnfe, 6 querele di moneta falfa, tofata ; quero daltra falfita, non fiitenuto met- rer tempo, ne luogo: & faluo parimente che, fe il delinquente fara fora ftiere, 6 vagabondo; & laccufante, 6 querelante giurera dinon faper effo nome, 6 cognome; non fij reauto di metterli ; & non habbia luogo nelle dinontie da farfi per necefsita dell’Officio, fopra delle quali fil procedu- to, fecondo la forma delliStatuti delli Malleficij, da effer notificate per i Confoli, e per i Medici: & non poflano i Cancellieri,é& Coaggiutori, o Nodaridepurati alli Malleficij riceuere,né {crinere alcuna accufa,6 que- rela, fenza la prefenza, 6 commifsione del Giudice; in pena ad ogn'vno di Lire 25. planet: Et di pitril Giufdicente in qual fi voglia modo,non poila procedere fopra di quella; & fatto altrimenti,fenza altra dichiara- tione non vaglia, ne tenga.

Della Interpretatione di quefta pavrola,Ius, nelliCriminali. Cap. LXXXV.

E inalcunaaccufa, Dinontia, oaltra {crittura Criminale fidica, Off dimandialcuno douer efler condennato;6 che fij fatta altra cofa,fe- condo la forma del Ius,6 per altre parole equiualenti:le predette parole debbano rifferirfi, efponerfi, & dichiararfi; che s’intenda.fecondola for- ma delli Statutidella Communitd della R iuiera:& quefto, done fijno Sta- tuti, che parlino in tal propofito. Et non effendoui Statuti; all’hora effa parola, Ius, 6 fimili equiualenti, fi habbino ad intendere, fecondo la for- ma delle Leggi, 6 ragion Commune; quando pero efpreffamente non fii dichiarito, di che ragione, 6 diche Legge particolarmente s‘intenda : faluofempre il Statuto: Che nifluno corporalmente fij punito.

Quali accufe non fi debbano ricenere. Cap WLOX RATS

Arimente,a leuarle {mifurate,& inutili{pefe,efuperfluitd che potef-

fero farfinella Communita della Riuiera, peralcuni faftidiofi litigz- ti:determiniamo,che né il Giudice de’ Malleficij, né il Cacelliero,né alctt fuo Nodaro, 6 Coaggiutore;6chi altrimenti fcrine all’officio della Cacel laria del Sig. Capitanio pofsia,né habbia facoita difcriuere; ouero diac- cettar {critture, Dinontie, Querele,o accufe dialcuna perfona,Cémune, Collegio,6 Vniuerfita circa raffle , 6 manifeftationi ouero; come altri di- cono,del metter in earta,né d’altri dani dati;ma dette accufe fiino rimef- fe da efler punite alli proprij Communi:& fe altrimenti fara fatto;non va~ glia,ne tenga,fotto pena al Cancelliero,ouer Nodaro, & Coaggiucore di Lire 20. piccioli,quante volte cétrafaranno:& non poffano riceuere atch pagaméto di fcritture fatte per efsi in detta canfa:& fii punitol’aceufan- te per fimili querele, in Lire 20. piccioli, & paghii danni, & gli intere([si,

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