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circuii» (p. 4?5) «quo scilicet indicaretur tabernarium esse clericum tonsum (habentem circamj». Infatti la chierica è sempre detta nella Cro- nica clerica A p. 69 il testo «Guidonis Ade» è commentato «sic c. (odex)», né si capisce perché, in quanto Ade è abbreviatura, se non unica, abbastanza comune di Adam (es. p. 617,28; in questo ultimo passo, è aggiunto in nota d : «recens manus nomen corrupit in Adam»), A p. 38, lá dove il cronista dice d’Adelasia moglie di suo fratello Guido e della figlia di lei Agnese: «Ambe, tam mater quam filia, in monasterio Parmensi Ordinis sancte Clare vitam suam laudabiliter finterá ni», lo Holder annota: «Sai. haec neglegentius scripsit, nam Agnes neptis etus non defuncta erat, cum haec scribebat...». A parte la stranezza attribuita al cronista, di parlar come se fosser morte di donne a lui ben note e vicine, in realtá quel finierunt vitam suam corrisponde all’italiano hanno finita la vita , che si dice benissimo anche di chi sia ancor vivo A uno straniero non può soccorrere subito e chiaro il senso della frase «Ista est cancio anseris» (p. 306), la fola dell’oca della filastrocca popolare. Difitti lo Holder non v’ha messo nè nota, né riferimento Parlando del cordone dei Minori (p. 89?) il cronista dice: «Cingulum etiam non ha- bebant aliqui cordam communem, sed animatam, et de filis factam et curiose contortam...». Lo Holder annota: «quae vox (animata) hoc sensu usurpata in Gloss. mediae et infimae Latin, non legitur». Ma corda animala significa evidentemente (cfr. bastone animalo ; e come lo stesso cronista spiega, corda con attorto dentro un filo di metallo o altro. Ri- baldus non corrisponde a ribaldo (p. 753), ma, come dice lo stesso cro- nista (p 637) a beruarius o a miles stipeudiarius, cioè ad assoldato. Rileveremo alcune inesattezze storiche. Leeone una, che può consi- derarsi piú che altro una svista: alla voce Boschetti del VIndex, Phihppus fr. Minor è distinto da Philippus ep/sc. Mnlin., mentre sono la mede- sima persona, come appare, oltre che dal testo della Cronica , dallo stesso Index, alla voce Philippus de Boscheitis. A proposito di tal Malulino che, con l’aiuto di Guido da Polenta e d’Adegerio da Fontana, accasò la figlia, lo Holder (p. 428, nota 5) avanza l’ipotesi che ciò avvenisse nel 1273, il che non è possibile, perchè Adegerio mori il 20 aprile (o luglio) 1270 u). 1 Cotniles sono semplicemente detti «gens Pisana» (Index, 707), mentre nessun commento è posto al passo del testo •/ Pisis domi- nati sunt Cotniles et Viceconiites» (p. 380). Non era opportuno aggiun- gere esser questi Comites i famosi conti di Donoratico, di cui pure è cenno a p. 345 nota 7? Nello stesso Index (p. 700) Aquileia è curiosa- mente identificata con Cividale del Friuli! Il testo non porta alcun commento storico, lá dove (p. 368) si parla di Malatesta da Rimini che pure lo merita, per la fama dell’uomo e della famiglia. A p. 453 si narra che «domnus Octovianus diaconus cardinalis» (1) Frizzi, Memorie per la storia di Ferrara, III, 174.