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gli parve il Chronicon del vescovo di Cremona Sicardo, interpolato: cosi, pubblicando questo nei Rerum cit. (VII, 521-626) inserí nelle note passi di quella. Con l’Affò storico parmense, comincia su tali questioni l’opera della critica moderna. L’Affò s’accorse delle analogie fra la Cronica di Salimbene e il Liber : suppose pertanto, semplicemente, che Salimbene fosse autore anche del Liber. Il Waitz s’accorse invece che la Cronica imperai orimi, anziché esser un Sicardo interpolato, ha strettissimo rapporto con il Liber. Al- fredo Dove proclamò esser il Liber e la Cronica imperatorum dello stesso autore (*\ Ippolito Malaguzzi Valeri scopri che il Liber e gli Statuti di Reggio sono della stessa mano: del che si valse lo Holder-Egger ( J ) per attribuire le due cronache ad Alberto di Gerardo Migli oli. notaio reggiano e ingrossatore degli Statuti comunali di Reggio, redatti fra il 1265 e il 1273. Il Dove aveva creduto che autore della Doppia Cronaca (come egli la chiama) fosse un frate Minore del convento di Reggio. Esso, prima avrebbe aggiunto molte cose da Salimbene, che a sua volta aveva preso molto da Sicardo, infine, accortosi che in Sa- limbene restavano parecchie altre notizie utili per cui non bastavano i margini del Liber de temporibus, avrebbe compilato in aggiunta la Cronica imperatorum. Lo Holder-Egger invece immaginò che il notaio Alberto Miglioli, conosciuto Salimbene, il quale nel i28r era venuto nel convento di Reggio,! entrasse in familiaritá con lui. Avendo ciascuno dei due saputo che l’altro stava scrivendo una cronaca, Alberto diede a Salimbene delle pagine del Liber de temporibus, perché se ne servisse; ne ricevette a sua volta dei libri, e infine, al principio del 1285, pagine della Cronica di Sa- limbene stesso. Ipotesi senza dubbio ingegnose, ma un po’troppo complicate. E si può forse fare una osservazione, modesta ma non inutile: fossero pure quegli antichi immuni dalla gelosia letteraria dei moderni, è possibile si scambiassero in siffatto modo le opere il Miglioli e Salimbene, con il rischio che ne risultassero piú che simili ? (ti A. Dove, Die Dopfrelchronik von Reggio und die Quetlen Salimbene ’s, Leipzig, 1873. (2) La questione è esposta ampiamente dallo Holder-Egger nella Prefazione all’edizione di Sicardo e del Miglioli, Monumenta Germaniae Historica, Scriptorutn Tomus XXXI, 74 sgg., 338 sgg.