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Capitolo Quinto.

Gli antropofagi dell’Oceano Pacifico.


Contrariamente alle previsioni di tutti, l’uragano che pareva tornasse a minacciare la Nuova Georgia non scoppiò, anzi durante la notte le masse nuvolose si ruppero e riapparvero le stelle; però si capiva che era un momento di tregua e nulla più, poichè il vento soffiava sempre dal sud, ossia dalla parte donde si formano e partono i tifoni, e il mare conservava quella tinta plumbea che indicava come altrove un grande temporale lo sconvolgesse.

Il giorno dopo, all’alba, la Nuova Georgia, che durante la notte aveva percorso una settantina di miglia, si trovava di fronte all’arcipelago delle Nuove Ebridi.

Questo gruppo è uno dei più importanti di quella regione, quantunque in quel tempo fosse ben poco conosciuto, come del resto è anche oggidì assai imperfettamente, e si estende sopra una superficie di centoventi leghe. Quiros, che le scoprì il primo nel 1606, diede all’arcipelago il nome di Australia dello Spirito Santo; Bougainville, che le visitò nel 1768, le chiamò Nuove Cicladi, e