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26 | capitolo terzo. |
— Ho già modificata la mia rotta.
— Ma dove siamo noi ora?
— Dinanzi l’arcipelago di Santa-Cruz.
— Tra pochi giorni adunque giungeremo alle isole.
— Se Dio lo permette.
— Grazie, signore.
— Non sapevate dove eravate, quando vi raccogliemmo?
— No, ma supponevo di trovarmi nell’arcipelago di Salomone.
— E ove eravate diretto?
— Andavo a cercare aiuti verso la costa australiana, ma l’uragano mi colse e mi respinse verso l’est. Avevo deciso di raggiungere l’arcipelago di Salomone nella speranza d’incrociare qualche nave proveniente dalle isole Marianne in rotta per Sidney, quando voi mi raccoglieste.
— Sulla vostra zattera, c’era solamente l’indiano che uccideste?
— Sì, capitano.
— E perchè siete partiti in due soli?
— Perchè non avevamo che pochissimi viveri.
— Chi comandava la vostra nave? —
Il naufrago a quella domanda parve esitare come se cercasse nella memoria un nome, poi disse:
— Il capitano James Welcome.
— Lo avete mai udito nominare, signor Collin, — chiese il capitano al secondo.
— Mai, ma siamo in tanti noi, — rispose l’interrogato.
Il naufrago guardò i due comandanti aggrottando più volte la fronte con una specie di inquietudine, ma fu un lampo poichè si rasserenò subito.