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226 | capitolo ventesimoquinto. |
energia e non accennavano ad arrendersi e, quello che è peggio, non cadevano, riparati come erano.
Già dodici o quindici isolani giacevano senza vita fra i cespugli, stecchiti dal piombo di quei ribaldi, quando il capitano tuonò:
— Finalmente sono nostri!...
— Si arrendono? — chiese Collin.
— No, ma li costringeremo.
— In qual modo?
— Affumicandoli.
— Asthor, lascia il cannone; prendi dieci uomini e va’ a incendiare i cespugli, che stanno dinanzi alla caverna.
— Pronto! Capitano — rispose il pilota.
— Bada alle palle!
— Non mi coglieranno; ho già scelta una via sicura.