Pagina:Salgari - Un dramma nell'Oceano Pacifico.djvu/210


Capitolo Ventesimoterzo.

Il re bianco.


Il capitano Hill, sua figlia, il pilota e i tre marinai, rimasero parecchi minuti senza parlare, tanta fu la loro sorpresa nell’apprendere dal selvaggio che un uomo bianco, insignito del grado di re, si trovava in quell’isola. Chi poteva essere costui, giunto in quella terra selvaggia e che a tutta prima sembrava inglese o per lo meno americano? Era un povero naufrago spinto su codeste spiagge da qualche tempesta, oppure un marinaio colà sbarcato volontariamente? Oppure era uno dei forzati fuggiti dalla Nuova Georgia dopo l’odioso attentato?

Questi erano i pensieri che conturbavano il cervello dei sei naufraghi della nave americana.

— Chi può essere? — chiese Asthor, rompendo pel primo il silenzio. — Ah! Come sarei curioso di saperlo!

— Che sia uno dei forzati? — disse Grinnell.

— È impossibile, — rispose Fulton. — Koturè ha parlato di uno solo, mentre loro erano otto.