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178 | capitolo decimonono. |
rente sul tempestoso oceano. Bella riconoscenza!... Orsù, non pensiamo più a costoro, ma occupiamoci di noi. Asthor!...
Il marinaio, che stava preparando una pompa, accorse con la massima prestezza.
— Vi è molto fumo nella stiva? — gli chiese il capitano.
— No, signore — rispose egli.
— Si può discendere?
— Sì.
— Andiamo a vedere, adunque.
Detto fatto, lasciarono il ponte e scesero la scala che metteva nel frapponte.
Dalla dispensa uscivano ancora, ad intervalli, delle nubi di fumo, ma non era più nè denso nè puzzolente; anche dal profondo della stiva qualche leggero getto saliva.
— L’incendio si spegne da ambe le parti — disse il capitano. — Come succede ciò?
— Non so davvero come spiegare questo miracolo — rispose il pilota. — Eppure ieri sera il fuoco ardeva vigorosamente.
— Andiamo innanzi, vecchio mio.
Tenendosi curvi per evitare il fumo che rasentava la vôlta del frapponte, s’avvicinarono alla dispensa la quale era sparsa di legni ancora ardenti, ma che parevano che fossero lì lì per ispegnersi.
— Odi! — esclamò ad un tratto il capitano, arrestandosi bruscamente.
— Toh! — esclamò il pilota. — Si direbbe che cade dell’acqua sul fuoco.
— Di dove viene? Pompano i nostri uomini?
— No, — rispose il pilota.