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sul rottame. | 175 |
Tenendosi al coperto dalle casse e dai barili che ingombravano la coperta, il capitano si spinse con gli altri fino a dieci passi dal castello di prua.
— Scarica il fucile attraverso il castello, Grinnell.
Il gabbiere fece partire il colpo.
Alla detonazione la tigre mise un ruggito terribile e comparve sulla porta della camera comune, ma si ritrasse prima ancora che il capitano e Asthor potessero mirarla.
— Ha paura — disse Grinnell, ricaricando prontamente il fucile.
Asthor raccolse un boscello e lo lanciò nella camera.
Questa volta la tigre si slanciò fuori mugolando. Si raccolse su se stessa per prendere lo slancio e balzò innanzi descrivendo una grande parabola.
Tre spari rimbombarono. La fiera, arrestata di colpo nella sua volata, stramazzò da un lato andando a battere la testa contro la murata di babordo.
Facendo uno sforzo disperato si rialzò ancora, tentando di riprendere lo slancio per precipitarsi addosso agli assalitori; ma improvvisamente le forze le vennero meno e si accasciò rimanendo immobile. Era morta!...
— Urrà! Urrà! — gridarono Asthor, Grinnell, Fulton e Mariland.
Il capitano si slanciò verso poppa urlando:
— Anna!... Anna!... Siamo salvi!...
Nel quadro di poppa s’udì una porta aprirsi con fracasso, s’udì gemere la scala e la coraggiosa giovanetta comparve precipitandosi nelle braccia di suo padre.
— Mia Anna!... — esclamò il capitano, stringendosela al petto. — Quanto ho tremato per te!...