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168 | capitolo decimottavo. |
— Chi sono?
— Fulton e Mariland.
— Quale fortuna se l’incendio si spegnesse!...
— Ma non possiamo egualmente discendere — rispose il pilota. — Finchè le tigri scorrazzano la coperta nessuno potrà mettere i piedi sulla nave.
— Lo so.
— Se si potessero distruggere!
— Le nostre pistole sono scariche, Asthor.
— Un’idea — esclamò il pilota. — Se miss Anna potesse aiutarci!...
— In qual modo?...
— Miss! — gridò il pilota. — Avete dei fucili e delle munizioni nella vostra cabina?
Alcuni istanti dopo la giovanetta rispose:
— Vi sono tre carabine nel salotto.
— Potete prenderle?...
— Le tigri, sono tutte in coperta?
— Sì — rispose il capitano.
— Posso tentare d’uscire dalla mia cabina?
Il capitano esitò a rispondere. Se nel momento in cui la coraggiosa ragazza lasciava la sua cabina, una tigre fosse discesa improvvisamente nel quadro di poppa, il cui boccaporto era stato lasciato aperto da Bill?
Questo pensiero paralizzò per alcuni istanti la lingua del padre.
— Anna, mia adorata figlia! — esclamò. — Non tentare una simile temerità!...
— È necessaria per la vostra e la mia salvezza — rispose la giovanetta con voce risoluta.
— Ma le tigri possono scendere.