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bill si svela. 145


— E che ora minaccia la mia nave e la tua vita, Anna.

— È impossibile, padre mio!

— L’equipaggio è testimone. — Ma cosa vuoi fare a quel disgraziato?

— Lo faccio frustare come un cane.

— Oh! No, gli perdonerai!

— Mai, Anna. Ritirati, lo voglio!...

La giovanetta comprese che ogni preghiera sarebbe stata vana e si ritirò lentamente, mentre il naufrago, rialzato il capo, la mirava con due occhi che mandavano strani lampi.

Quando scomparve, il capitano volgendosi verso i marinai che tenevano stretto Bill, disse:

— Ed ora, frustate questo miserabile.

— Eccomi, signore — rispose Asthor facendo fischiare il gatto a nove code. — Il braccio è solido e robusto, e picchierò sodo tutti i venti colpi!