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bill si svela. | 141 |
zione il mare che gli si stendeva dinanzi agli occhi, liscio come uno specchio.
Quando il capitano Hill apparve sul ponte, il naufrago era ancora immerso nella sua osservazione, sicchè non potè vedere Asthor avvicinarsi al comandante.
— Quali nuove? — gli chiese questi, vedendosi avvicinare con un certo mistero dal vecchio marinaio.
— Brutte, signore — rispose Asthor.
Il capitano aggrottò la fronte.
— Cosa intenderesti di dire? — domandò.
— Intendo di dire che a bordo della Nuova Georgia si trama — rispose il pilota.
— E cosa?
— Lo ignoro, capitano; ma senza dubbio si ordisce qualche congiura ai nostri danni.
— E da chi? Dal mio equipaggio forse?
— No, ringraziando Iddio! Il vostro equipaggio è fedele, ma non i naufraghi.
— Che?... I naufraghi oserebbero?
— Sì signore; gli ho sorpresi la scorsa notte in misterioso conciliabolo in fondo alla stiva, dinanzi alle gabbie delle tigri.
— Vuoi spaventarmi, vecchio Asthor? — chiese il capitano con voce alterata.
— Sarebbe cosa inutile; vi dico quello che ho veduto e nulla di più.
— E quegli uomini che io salvai mettendo in grave pericolo la mia nave e la vita di noi tutti, oserebbero congiurare contro di me? Morte e dannazione!... Silenzio con Anna, mio vecchio amico, onde non si spaventi. Ah!... è così?... Dov’è Bill?