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Capitolo Decimosecondo.

L’assalto degli antropofagi.


A quell’improvvisa scarica che aveva gettato a terra una dozzina di persone, le quali si contorcevano nella polvere mettendo urla strazianti, una confusione indicibile si manifestò fra l’orda dei cannibali.

Gli uomini, le donne, i ragazzi ed i guerrieri stessi che circondavano il palanchino, colpiti da un pazzo terrore, non sapendo ancora a che cosa attribuire quella detonazione, fuggirono in tutte le direzioni gettando grida acute, abbandonando il vecchio re che era rotolato sconciamente in terra, i sei prigionieri, e le dieci donne destinate alla morte.

Il capitano Hill balzò innanzi colla sciabola d’abbordaggio nella destra e una pistola nella sinistra, gridando:

— Avanti, marinai! —

Bill, Mac Bjorn ed i marinai della Nuova Georgia superarono in un batter d’occhio la macchia e si slanciarono verso il villaggio urlando a pieni polmoni, per accrescere il terrore e la confusione.