Pagina:Salgari - Un dramma nell'Oceano Pacifico.djvu/105


un re sepolto vivo. 99


Dopo una buona mezz’ora Bill spinse la sua scialuppa verso la costa e superato un banco, sopra cui rompevasi il mare con una certa violenza, la fece entrare in una piccola baia assai ristretta, circondata da una fitta foresta di banani (ficus indica), alberi di proporzioni colossali, con tronchi formati di grossi fusti intrecciati, che riuniti misurano quasi trenta metri di circonferenza e una massa enorme di fogliame capace di proteggere, colla sua ombra, quattrocento persone e più.

— Fermi, — mormorò il naufrago.

I remiganti si arrestarono a dieci o dodici metri dalla riva, e non sapendo di che cosa trattavasi, raccolsero i fucili armandoli.

— Cosa succede? — chiese il capitano Hill, che giungeva con la seconda scialuppa.

— Ascoltate! —

Tutti fecero silenzio e stettero in ascolto, rattenendo perfino il respiro. In lontananza si udivano echeggiare i selvaggi clamori a cui si univano talvolta dei suoni strani, che parevano prodotti con delle conche marine. Il capitano Hill impallidì e provò una stretta al cuore.

— Che assaltino il mio legno? — chiese.

— No, — disse Bill. — Queste grida non vengono dalla parte del mare, ma dalla parte del grande villaggio. O Vavanuho è morto o qualche grave avvenimento è accaduto.

— Chi è questo Vavanuho?

— È il re che devono seppellire.

— Sbarchiamo. —

Le due scialuppe si accostarono alla spiaggia e si arenarono su di un banco di sabbia. I quindici uomini armatisi dei fucili, delle pistole e delle sciabole d’abbordaggio, sbarcarono ai piedi dei grandi