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78 | sul mare delle perle |
tu fossi caduto nelle mani dell’uno o dell’altro. Pensavo anzi che tu, mettendo piede sulla terra del tuo nemico, commetti una grande imprudenza. Fidarsi del marajah! Uhm! Può costar caro.
— Io andrò da lui, a testa alta, colla minaccia sulle labbra, — rispose Amali, con tono risoluto. — Egli non oserà toccarci perchè la nostra vita è difesa da quella di Mysora.
— Sei certo che il marajah ami sua sorella?
— Mi hanno detto che ha per lei un’affezione illimitata e vedrai che per riaverla non esiterà a lasciarmi il piccolo Maduri. Quando noi avremo il fanciullo e lo avremo condotto qui, io ti mostrerò di che cosa sarà capace Amali. Egli mi ha ucciso il fratello ed io gli rapirò il trono che i suoi avi hanno rubato ai miei.
— Tutti i pescatori di perle ti obbediscono e quando tu l’ordinerai impugneranno le armi ed invaderanno le terre del tuo nemico. Se tu l’avessi voluto a quest’ora il marajah di Jafnapatam non regnerebbe più.
— Può darsi ma io avrei perduto per sempre il piccolo Maduri e tu sai quanto amo mio nipote che è destinato, un giorno a regnare e continuare, dopo due secoli, la nostra dinastia.
— È vero, padrone; il marajah che non è mai stato generoso, non avrebbe esitato a sacrificarlo al suo odio. Va’ a riposarti e lascia a me l’incarico di preparare la spedizione.
— Farai anzi avvertire tutti i pescatori del colpo di mano che io sto per tentare ed ordinar loro che si tengano pronti ad accorrere in difesa della