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42 | sul mare delle perle |
i fianchi alla barca del principe di Manaar, la quale s’avanzava velocissima. Le scosse però che subiva la nave, impedivano al luogotenente di colpire il bersaglio.
Amali, vedendo che altri uomini stavano per accorrere in difesa della sorella del marajah, raddoppiava i colpi gridando:
— Coraggio, miei bravi! Sfondate questa barriera! Uno sforzo ancora e la vittoria sarà nostra!
Con due colpi di scimitarra atterra due cingalesi, con una pistolettata ne abbatte un terzo, poi si precipita all’impazzata nel folto dei nemici, calando fendenti a destra ed a manca.
I cingalesi, già demoralizzati per la morte del loro ufficiale, atterriti dal valore straordinario del re dei pescatori di perle, non opponevano che una debole resistenza, non ostante le grida incoraggianti di Mysora.
La bella cingalese, per nulla spaventata dalla lotta sanguinosa che si combatteva intorno a lei, cercava di rianimarli.
Già di sua mano, con un colpo di pistola, aveva freddato un pescatore di perle mentre cercava afferrarla e già due volte aveva fatto fuoco contro gli altri.
— Tenete testa! — gridava — vengono in nostro soccorso! Ricordatevi del marajah! Difendete la vostra signora!
Amali, furibondo per quella inaspettata resistenza e vedendo la barca del principe avvicinarsi veloce e la nave inglese correre bordate, stringendo il vento più che poteva, raddoppiava i colpi.