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350 | sul mare delle perle |
sfondare le loro linee ancora malferme e passare. Fuggimmo a bordo del Bangalore per non venire ripresi e nell’istesso momento giungevano le prime barche dei pescatori di perle, le quali avevano cercato rifugio in una baia poco lontana da questa.
— Ed i candiani?
— Sono fuggiti appena hanno veduto giungerci quei rinforzi.
— Dove saranno andati?
— Non so, nè mi curo di saperlo. Più tardi, se non deporranno le armi, li inseguiremo e anche li batteremo. Ormai le nostre forze sono imponenti e nessuno oserà più opporre resistenza. Vedrete che domani anche tutte le altre città dello stato riconosceranno Maduri per marajah.
— E voi?
— Sarò il suo primo ministro e reggerò le redini del potere finchè avrà raggiunto la maggior età! E di voi, mio caro Jean Baret, che cosa ne faremo?
— Mi accontenterò della carica di gran cacciatore di Maduri.
— No, sarebbe troppo poco. Voi, che avete guidato la rivoluzione, sarete il nostro generale. Nessun altro uomo potrebbe eguagliarvi per coraggio e per abilità guerresca.
— Lasciamo queste cose, — disse il francese, ridendo. — Ne parleremo più tardi e poi non avete l’approvazione del nuovo marajah.
— Maduri deve principalmente a voi il trono e poi quel ragazzo farà quello che vorrà il suo primo ministro, almeno finchè avrà raggiunto l’età necessaria per ben regnare.