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338 | sul mare delle perle |
sterà ad una carica di quei colossi? La vittoria è assicurata!
— Quanti ve ne occorrono? — chiese il fratello del capitano.
— Una dozzina almeno.
— Tra dieci minuti li avrete.
— Noi intanto, Durga, facciamo ritirare le nostre colonne affinchè la via rimanga libera.
Quell’ordine era superfluo. I cingalesi, non ostante le loro cariche disperate, per la terza volta avevano dovuto ritirarsi dinanzi all’ostinata resistenza dei candiani, lasciando sul terreno un gran numero di morti.
Anche le altre colonne, che agivano in altre vie, non avevano avuto miglior fortuna e la piazza era rimasta ancora ai mercenarî del marajah.
— Vedremo se resisteranno agli elefanti, — disse Jean Baret. — Quei colossi, resi furiosi dal mio veleno, rovescieranno tutto e noi entreremo nella piazza dietro di loro.
— Non si rivolteranno dopo contro di noi? — chiese Durga. — Se continueranno la loro corsa faranno strage anche dei nostri.
— Li ammazzeremo subito, magari a colpi di spingarda.
Mentre le due colonne, completamente disorganizzate, si ritiravano, il fratello del capitano aveva fatto condurre dodici enormi elefanti guidati dai loro mahuts.
Udendo il rombo delle spingarde e lo strepito delle fucilate e vedendo le case e le capanne fiammeggiare, i pachidermi barriscono spaventosa-