Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
318 | sul mare delle perle |
— Bruciato tutto, — rispose Durga.
Un vivo movimento si era manifestato fra i cingalesi che si accalcavano presso i prigionieri e le loro file si erano aperte per lasciare il passo ad un vecchio guerriero, che si pavoneggiava in un ampio mantello di seta rossa.
— È il capo di questi briganti? — chiese Jean Baret.
— Il loro generale, — rispose Durga, tremando.
— Un brutto muso da scimmia vecchia. Udiamo che cosa desidera.
Il generale si fermò dinanzi al francese guardandolo con curiosità, poi gli chiese.
— Sei tu l’uomo bianco che un giorno salvò la vita al marajah?
— Sono io, — rispose il francese.
— E che poi strappasti il re dei pescatori di perle dai denti dei coccodrilli?
— Sono stato io.
— Hai avuto torto a farti prendere.
— Non si può essere sempre fortunati.
— Peccato! perchè tu sei un coraggioso che tutta la popolazione di Jafnapatam ammirava.
— Ciò non mi salverà dall’odio del marajah.
— Purtroppo! — rispose il generale.
— Se ti rincresce, lasciami andare.
— Non lo potrei; pagherei colla vita la tua libertà.
— Allora mandami a Jafnapatam.
— È quello che farò, quantunque con molto dispiacere.
— Si è salvato Amali?