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314 sul mare delle perle


Per meglio ingannare gli assedianti e anche per vieppiù stancarli, fino alle dieci della sera i pescatori continuarono a sparare violentemente, mettendo buon numero di nemici fuori di combattimento e consumando quasi tutte le munizioni trovate nel fortino.

Poi sostarono, fingendo di ritirarsi nelle capanne per riposare, spegnendo perfino i fuochi che la sera innanzi avevano mantenuti accesi tutta la notte per non farsi sorprendere.

Alle una del mattino, fu calato il pancone e la colonna fu formata.

Maduri, dopo vive insistenze, si era deciso a farsi portare nel palanchino. Amali aveva dovuto far uso di tutta la sua autorità, perchè al valoroso ragazzo ripugnava di non esporsi ai medesimi pericoli che stavano per affrontare gli altri.

— Avanti e senza far rumore, per ora — comandò Amali ai suoi uomini.

Mentre i primi drappelli uscivano cautamente, Jean Baret e Durga avevano portato tutta la polvere rimasta sotto un capannone, mettendovi una lunga miccia.

— Queste baracche brucieranno come zolfini — disse il francese — Fra un’ora non rimarrà più nulla di questo fortino.

— Così non saremo costretti a prenderlo d’assalto una seconda volta, — rispose Durga, accendendo la miccia.

— Facciamo presto, gli altri sono avanti.

— E le spingarde?