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cap. ii. — mysora | 25 |
— Se ti vedesse si spaventerebbe. Ella sa che tu sei il più terribile nemico di suo fratello e che hai una vendetta da compiere.
— È vero, non deve ignorarlo. È necessario che non s’inquieti e che venga ad assistere alla pesca con tutta sicurezza. Ecco un capriccio che pagherà caro, perchè, quando la notte sarà scesa, il nostro veliero si metterà in corsa e vedremo se il principe di Manaar sarà capace di salvare Mysora. Fa’ portare sulla tolda le nostre quattro spingarde e prepara le carabine e le sciabole.
— Scorrerà del sangue?
— Certo, Durga.
— I nostri uomini sono valorosi.
— Lo so e se anche i nemici saranno due volte più numerosi non resisteranno a lungo. Marajah di Jafnapatam, comincio la mia vendetta! Prima tua sorella, poi te.... e mio fratello sarà vendicato!
Il re dei pescatori di perle aveva pronunciato quelle parole con un accento così minaccioso che Durga fremette.
— Vuoi uccidere Mysora, la più bella principessa di Ceylan? — gli chiese. — Oh! padrone!...
— Ucciderla!... No, tu non sai quanto io l’amo per mia sventura, e poi il re dei pescatori di perle non è un bandito per lordarsi le mani nel sangue d’una donna.
— Che cosa ne farai allora?
— Non lo so nemmeno io, in questo momento; ma penso che potrei servirmene per liberare Maduri e per altro ancora. Fa’ spiegare le vele e allontaniamoci prima che ci veda.