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cap. ii. — mysora | 21 |
vano la scialuppa di quel giovane. No, Durga, sento per istinto che ci spiano.
— Chi sarà capace di arrestarti nei tuoi disegni?
— Chi?... chi?... Se gl’inglesi si mettessero di mezzo?
— Loro!... Non si occupano che di sorvegliare la pesca.
— Durga — disse Amali, come se avesse preso una improvvisa decisione — metti in acqua il canotto e va a chiedere ai pescatori se conoscono quel giovane. È impossibile che nessuno sappia chi sia, e d’onde venga.
— Sì, padrone, vado subito.
Il luogotenente chiamò alcuni uomini, fece calare una piccola scialuppa che si trovava sulla tolda e vi saltò dentro, remando con forza.
Amali lo seguì per alcuni istanti collo sguardo, poi, quando lo vide scomparire in mezzo alle centinaia e centinaia d’imbarcazioni che s’incrociavano in tutti i versi, riprese il suo posto sullo scanno coperto di velluto, riaccendendo la pipa.
Non aveva però ancora riacquistato la tranquillità; la sua fronte sovente si aggrottava, le sue mani tamburellavano nervosamente il bordo della nave e di quando in quando si alzava guardando verso le spiagge di Ceylan.
Pareva che aspettasse qualcuno che doveva venire da quella parte, però il mare era sgombro in quella direzione e liscio come una immensa lastra di metallo argenteo, senza che la più piccola macchia nera o bianca potesse indicare l’avvicinarsi d’una barca o d’un veliero.