Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
266 | sul mare delle perle |
— Tu! Il re dei pescatori! — esclamò. — Tu! Da qual parte sei giunto?
— Vengo da Jafnapatam, Mysora, — disse Amali.
— È impossibile!
— Perchè dici questo, Mysora?
— Perchè non saresti più tornato vivo.
— Ne vuoi una prova? Maduri è nella mia stanza.
— Hai liberato il fanciullo! E mio fratello?
— È rimasto senza ostaggio.
Mysora rimase qualche istante silenziosa, guardando il re dei pescatori di perle con crescente sorpresa. Le pareva incredibile, inammissibile ciò che aveva udito.
— E quando sei giunto? — chiese finalmente.
— In questo momento.
— Se la tua isola è assediata?
— Amali passa dovunque e non teme i suoi nemici. Il mio Bangalore è già nascosto nella caverna.
— Quale uomo sei tu? Quale audacia e quale coraggio possiedi? Chi potrà mai eguagliare il tuo valore?
— Ho nelle mie vene sangue di conquistatori e di re, — rispose Amali. — La istoria dei miei avi e stata scritta colla punta delle spade tolte ai nemici!
— E Maduri è quì?
— Sì e domani lo vedrai. Il povero fanciullo è affranto da due notti insonni e sta riposando.
— Allora mio fratello ha accettato il cambio ed io sarò libera di tornarmene a Jafnapatam.