Pagina:Salgari - Sul mare delle perle.djvu/291


cap. xvii. — le galee del marajah 261


— Una cosa semplicissima — rispose Amali. — Abbiamo spento i fanali e siamo entrati tranquillamente nella caverna. Chi sono gli assedianti?

— Uomini del marajah di Jafnapatam e del principe di Manaar.

— Quante galee?

— Diciotto, padrone, perchè due le abbiamo affondate.

— Quando sono comparse?

— Ieri mattina.

— Hanno fatto alcun danno?

— Uno spreco enorme di polvere e di palle senza alcun resultato. Si dice però che stamane tenteranno di scalare le rupi.

— Ah! La vedremo. E Mysora?

— È sempre prigioniera.

— Ed il principe di Manaar?

Il capo questa volta non rispose e abbassò la testa.

— Parla — disse Amali.

— Signore.... è morto.

— In seguito alle ferite?

— No, l’hanno divorato i pesci-cani.

— Che notizia è questa? Spiegati meglio.

— La verità, padrone, — disse il capo. — Approfittando del momento in cui l’avevamo lasciato solo per respingere le galee dei nemici, era riuscito a fuggire, quantunque assai debole. Quando ce ne accorgemmo, era già giunto in questo corridoio.

— E si è gettato nella caverna? — disse il francese.