Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
244 | sul mare delle perle |
ne debba preoccupare. Miei capitani, fate il vostro dovere. Sono abbastanza seccato di quest’uomo.
— La mia ombra e quella di mio fratello ti perseguiteranno anche nelle tue orgie; tiranno!
— Le farò cacciare dai miei servi.
Fece un cenno. Quattro uomini afferrarono Amali e lo trassero verso i due tronchi d’albero che erano già stati spinti verso la riva e dove si trovavano legati Durga, il capitano ed i due pescatori.
— Amici — disse Amali con voce commossa.
— Chiudete gli occhi e non guardate i coccodrilli. La morte sarà pronta e soffriremo poco.
Venti uomini alzarono i due tronchi e li rovesciarono nel lago con un sordo tonfo, sollevando uno sprazzo di spuma.
— Addio amici! — gridò Amali, vedendo quindici o venti teste emergere a breve distanza.
I coccodrilli, udendo il tonfo, erano sorti dalle profondità del lago, mostrando le enormi mascelle spalancate.
Accorrevano da vari punti, nuotando frettolosamente, avventando colpi di coda a destra ed a sinistra, ansiosi di prendere parte a quell’inaspettato banchetto.
Tutti i soldati ed i servi del marajah si erano affollati sulla riva per godersi quel crudele spettacolo.
Ad un tratto due colpi di spingarda rimbombarono verso l’isolotto e una scarica di mitraglia spazzò la superficie del lago, crivellando i terribili rettili, poi altri due tempestarono la riva, gettando al suolo parecchi uomini del marajah.